mercoledì 6 gennaio 2016

Mio discorso di Capodanno

Sono passati ormai una quindicina d'anni da quando ho scoperto il perché non mi piaceva lavorare.
Si, perché il fatto che non mi piacesse lavorare era chiaro fin da piccolo, quando i miei temini delle elementari si svolgevano su poche righe.
Poi, ho avuto la fortuna di leggere, studiare e viaggiare molto. E ho scoperto che il lavoro, idolatrato dalle masse come mezzo di libertà, è invece la moderna e schiacciante forma di schiavitù che tutti ritenevano estinta con la guerra di secessione americana. Quel lavoro che ti tiene lontano dai tuoi affetti per svariate ore al giorno, ricompensandoti con una stipendio, ridicolo per poter massimizzare il profitto del 'padrone'. Stipendio, che poi non usi per migliorare la tua vita, ma per acquistare quegli inutili oggetti che la tua stessa azienda ti vende recuperando parte della scarsa paga che ti ha elargito. E tu, concludi, tristemente, di essere felice così.
Quindi eradicai il concetto di lavoro e pensai di essere finalmente libero.
Ma avevo molto tempo per studiare e meditare e per guardare da un punto esterno(al lavoro) la nostra società.
Ed ecco una seconda rivelazione: ero ancora schiavo, ma di una catena diversa.
Il cibo.
Tutto il cibo che mangiate lo comprate. Lo comprate quasi sempre da una multinazionale. Le grosse aziende hanno come scopo quello di massimizzare il profitto. Salute o felicità dei clienti non rientra in nessun bilancio, nessun rendiconto, nessun pil e nessun interesse a parte nello stato del Buthan.
Converrete con me che vendere meno bibite zuccherate o cibi edulcorati migliorerebbe la salute ma peggiorerebbe il fatturato. Di conseguenza tutti gli sforzi dell'industria del cibo sono concentrati nel massimizzare le vendite come è logico che sia pur a discapito della salute dei cittadini.
Ma non finisce qui, poiché una peggior salute da parte dei cittadini implicherà una maggior spesa dal punto di vista sanitario e farmaceutico ma un maggior introito per chi le fornisce.
Ed indovinate chi spende e chi guadagna?
Eh si, siete di nuovo voi col vostro misero stipendio, a pagare cure e farmaci sia direttamente, che attraverso le tasse. E sono di nuovo le multinazionali, magari proprio quelle in cui lavorate voi, tanto grati, che ne guadagnano.
Quindi riassuntino per i pigri:
  1. voi lavorate tanto e guadagnate una frazione rispetto ai manager, che è a loro volta guadagnano una frazione rispetto all'intera azienda.
  2. Spendete il vostro stipendio per l'auto, trasporti, pasti fuori casa etc che vi servono per lavorare. Lavorate per poter lavorare.
  3. Quel che resta lo spendete' al supermercato in 'cose commestibili' vendute varie volte più care del loro effettivo valore.
  4. Queste ' cose commestibili' sono ritenute, nocive dal 99% dei ricercatori(statali/indipendenti) del pianeta, e meravigliose dalle pubblicità e dal 99% dei ricercatori pagati da(indovinate un po?) le multinazionali che le vendono. Ci vedete per caso un conflitto di interessi?
  5. Dopo vi ammalate di cardiopatie, cancro, diabete di tipo II(prime tre ragioni di morte del mondo occidentale) a causa delle schifezze che mangiate e indovinate cosa vi dicono i dottori? Vi prescrivono PER SEMPRE dei farmaci prodotti da(indovinate un po'?) le stesse multinazionali di prima che producono cibo, auto, benzina e farmaci e tutto quello che vi serve per essere i loro schiavi.
  6. Quel che avanza della vostra paghetta finisce in smartphone, tv lcd, vestiti e occhiali fatti sempre dalle stesse multinazionali che ve li vendono a migliaia di volte il valore che hanno. E ci metto pure le vacanze ad agosto e natale che costano come sei mesi fuori stagione.
  7. A volte, il denaro non vi basta, e lo andate a chiedere in prestito a quelle associazioni a delinquere che sono le banche e che, indovinate un po', sono spessissimo comproprietarie delle suddette multinazionali.
Ora . . . il mio augurio finale è:
NON lavorate per gli altri ma lavorate solo per voi stessi.
NON comprate il cibo che mangiate ma fatelo voi stessi.
Se non potete produrre tutto il cibo che vi necessita(molto poco in verità quando smetterete con quelli industriali) compratelo, o meglio, barattatelo solo con chi lo produce con le sue mani, quel signore anche detto Contadino.
NON vi starò a dire che le piante fanno meglio alla salute della carne;
NON vi dirò se votare a destra o a sinistra;
e NON vi dirò quale programma televisivo guardare tanto la TV non la dovreste più vedere.
Vi dico solo non aggiungete anelli alla catena della vostra schiavitù, ma spezzatela.
Avete ancora un grandissimo potere nelle vostre mani:
NOOOOO. Non è il voto che serve solo a spostare di poltrona chi ci è già seduto.
E' la scelta di NON, ripeto NON consumare.
NON acquistare. NON usare denaro.
In un mondo gravitante attorno al dio denaro e al commercio NON spendere denaro è lo sfregio massimo e la massima protesta.
Mille proteste non valgono un solo dollaro NON speso.
E quindi . . . Buon . . . Anno . . . Nuovo.

Nessun commento:

Posta un commento